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Ronaldo contro Coca-Cola ad Euro2020 ci regala 3 lezioni di marketing

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Pubblicato da Simone Mabellini in Marketing · 16 Giugno 2021
Tempo di lettura: 4 minuti




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L'acqua di Ronaldo


Cos'è successo?
Conferenza stampa per la partita Ungheria Portogallo ad Euro2020.
Ronaldo guarda indispettito le due bottigliette di Coca-Cola che si trovano sul tavolo della conferenza stampa.

Guarda le bottiglie
..e poi si guarda attorno e decide di agire.

Raccoglie con la mano destra le bottiglie,
..le passa una ad una nella mano sinistra
..e le spinge all'estremità del tavolo fuori dalla portata delle telecamere.

Non è tutto!
Prende una bottiglietta di acqua
la alza al cielo e sentenzia: "Agua!"
Seguito da un indispettito "Coca-Cola? Bah"
e un'esplicativa alzata di sopracciglia che palesa perplessità.


18 secondi e CR7 manda in frantumi il product placement di Coca-Cola


A Ronaldo bastano 18 secondi per annientare il product placement di Coca-Cola, il grande sponsor di Euro2020 che affianca la massima competizione continentale da oltre 30 anni e i Mondiali dal 1974.

18 secondi che fanno un gran rumore e mettono in imbarazzo gli organizzatori della competizione calcistica.


L'avversione di Ronaldo a Coca-Cola è nota da tempo


In occasione dei Globe Soccer Awards a Dubai dove CR7 è stato premiato come calciatore del secolo era già emersa la posizione di Ronaldo nei confronti di Coca-Cola e junk food, il cibo spazzatura.

Durante un'intervista è emersa una particolare attenzione del calciatore per l'alimentazione dei figli.
Il campione ha svelato che il figlio Cristiano Jr potrebbe diventare un gran calciatore se solo smettesse di mangiare patatine e bere Coca-Cola. “Mi arrabbio molto e litigo con lui per questo” ha dichiarato Ronaldo.

Quindi Coca-Cola come freno al successo sportivo! Che sberla!

Naturalmente siamo di fronte a due situazioni diverse.
Un conto è fare una libera dichiarazione durante un evento dove tu sei il protagonista, altra cosa è boicottare in diretta, di fronte al mondo, il prodotto di uno degli sponsor principali di una manifestazione sportiva della quale sei un protagonista.

Coca-Cola ha sborsato denaro sonante per essere sul tavolo della conferenza stampa.
Denaro versato ad Euro2020 con uno scopo diverso da quello di farsi nascondere e deridere.


L'azione di Ronaldo è giusta?
Il messaggio che lancia il campione è chiaro, positivo ed evidenzia un aspetto rilevante per la salute di tutti noi:
Coca-Cola e le bibite gassate fanno male

Su questo possiamo essere tutti d'accordo.

Parliamo del fronte debole di Coca-Cola.

Una verità che difficilmente può essere integrata nel marketing della multinazionale delle bollicine.

Una verità pesante che anche Obama aveva affrontato con la sua linea politica di cibo buono nelle scuole.


Il messaggio di Ronaldo è corretto ma è corretto anche il suo comportamento?


La libertà di espressione è un diritto fondamentale.
La salute è un diritto fondamentale.

Fino a che punto questi due valori universali possono essere espressi liberamente e contrapporsi ai diritti d'immagine di un'azienda che ha investito denaro per sostenere una manifestazione come Euro2020?

Le risposte sono naturalmente soggettive.
Ognuno di noi puoi essere a favore della libertà di espressione, del diritto alla salute oppure a favore della libertà di fare impresa e della certezza dei propri investimenti in pubblicità e marketing.

Due posizioni diverse.
Due posizioni dignitose.
Non c'è una verità oggettiva.

Una cosa è certa.
Ci sono 3 cose da imparare in ottica marketing.

1) Ronaldo è un brand forte


Un brand forte può prendere posizioni in favore della collettività e sfidare Coca-Cola direttamente, tranquillamente, portando avanti la sua idea di alimentazione sana ed ottenendo anche un rafforzamento della propria notorietà. Altri sportivi probabilmento non si potrebbero permettere un tale gesto.

2) Le sponsorizzazioni vanno concordate bene


Coca-Cola ha messo dei soldi e dal punto di vista dell'azienda questi soldi devono portare un vantaggio.

Il fattaccio con Ronaldo può vanificare l'investimento fatto.

Come ci si può proteggere lato azienda?

Servono delle clausole che impediscano che in futuro si verifichi la stessa situazione.

Vuoi snobbare uno sponsor da cui trai vantaggio?
Libero di farlo ma ricevi una sanzione.

Una sorta di clausola di indennizzo.

La libertà di espressione avrebbe un prezzo, è vero, all'interno di un contesto di relazioni imprenditoriali non è però ammissibile che chi ottiene un vantaggio dalla sponsorizzazione possa poi andare in netta contrapposizione con lo sponsor.

3) Le debolezze di un brand non si possono nascondere


Le bibite gassate fanno male, è un dato di fatto.

Un dato di fatto che è una debolezza per Coca-Cola.

Non si può nascondere questa verità.

Ciò che non puoi nascondere devi evidenziare.
Anche questo è marketing.

  • Quali sono i vantaggi delle bibite gassate?
  • Come le bibite gassate bevute in giusta quantità possono essere integrate in una sana alimentazione?
  • Gli zuccheri presenti nelle bibite gassate possono avere effetti positivi sulla salute?

Sono domande a cui non so rispondere, non sono un nutrizionista.
Di certo Coca-Cola dovrebbe saper rispondere a queste e altre domande ed agire di conseguenza per trasfomare una debolezza in forza.

Hey!
Anche Ronaldo ha delle debolezze.
Sostenere il gioco d'azzardo non è che sia una gran cosa, non pensi?

Chiudo con un divertente cameo.

UEFA annunciava la rinnovata partnership con Coca-Cola usando una foto di Ronaldo


Proprio così! Ironia della sorte. A settembre 2019 UEFA usava questa foto:
(a futura memoria se dovessero decidere di cambiarla)

UEFA-Coca-Cola-Ronaldo
Fonte: https://it.uefa.com/insideuefa/news/0255-0f8e6f041725-dc0d353dec0c-1000--coca-cola-sponsor-per-uefa-uefaeuro2020/
Data Screenshot 15/06/2021 ore 17:40








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Il Coaching è "attività professionale non ordinistica" disciplinata dalla legge N. 4 del 14 gennaio 2013. Il servizio di Coaching consiste nella fornitura di prestazioni di consulenza personale mirate a sviluppare e far emergere le potenzialità, personali e professionali, di un individuo o di un gruppo aziendale o associativo.
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